La sanità e l'assistenza - Gustavo Rinaldi

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La sanità e l'assistenza

I perchè..
 

I Perchè della Vita: La Sanità e l'assistenza::.

 

Perché non è vietata la questua, l’elemosina, l’accattonaggio?

Perché non si verifica come vivono quelle persone dedite o costrette a tale degradante gesto?

Perché si è costretti a fare ore di fila per poter essere visitati dal proprio medico di famiglia?

Perché ci sono tante vetture riservate ai fumatori sui treni? Non è forse vero che il fumo fa male alla salute?

Perché esiste il monopolio delle sigarette, organizzato ed esercitato dallo Stato, dato che il fumo danneggia gravemente la salute?

Perché coloro che sono sottoposti ad intervento chirurgico non vengono, subito dopo, sottoposti ad esame radiografico o Tac onde verificare che l’equipe chirurgica non abbia dimenticato alcunchè di estraneo all’interno del corpo del paziente?

P
erché il medico di famiglia non è obbligato ad orari di ambulatorio più lunghi?

Perché non si semplifica la possibilità di poter accedere a visite specialistiche?

Perché negli ospedali i medici e i paramedici non sono quasi mai disponibili a colloquiare con i parenti dei pazienti?

Perché negli ospedali non trovi mai disponibilità ad avere informazioni, specie se hai qualche parente ricoverato?

Perché non ci dicono la verità sui cibi transgenici?

Perchè ci sono più ospedali al Nord che al Sud, in percentuale al numero degli abitanti e all’estensione del territorio?

Perchè gli italiani del Sud devono essere costretti a farsi curare, spesso e volentieri, negli ospedali del Nord?

Perchè nelle discoteche non si riduce l’intensità dei decibel a valori normali che non danneggino la salute?

Perchè non si limita la vendita di bevande alcoliche a chi a una certa età?

Perché chi è ricoverato in ospedale pubblico non riceve un’assistenza adeguata a meno che i familiari del ricoverato non si attivino, non chiedano, non pretendano?

Perché nelle strutture sanitarie  nonesiste un po’ più di umanità?

Perché gli ammalati ricoverati in ospedale vengono chiamati pazienti (uno che ha pazienza!)? Perché quella stessa virtù non è quasi mai esercitata dai medici e dai paramedici?


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